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Gli Avatar interattivi di Accurate aprono una nuova era nella formazione medica. Personalità dinamiche, sensibilità umana, realismo avanzato.

Gli Avatar interattivi di Accurate aprono una nuova era nella formazione medica. Personalità dinamiche, sensibilità umana, realismo avanzato.


Avatar interattivi: quando l’intelligenza artificiale incontra l’empatia clinica

Nel cuore dell’innovazione tecnologica firmata Accurate, prende vita un progetto che sta trasformando il modo di apprendere la medicina: gli Avatar interattivi. Non semplici strumenti digitali, ma veri e propri pazienti virtuali con personalità dinamiche, comportamenti realistici e capacità di reazione emotiva.

Sviluppati dalla R&D Accurate, un team multidisciplinare di ingegneri informatici, biomedici ed elettronici, questi avatar nascono per rispondere a un’esigenza chiave: formare operatori sanitari più consapevoli, empatici e preparati ad affrontare la complessità del dialogo clinico.

In questa intervista esclusiva, il team racconta come è nato il progetto, quali competenze può sviluppare e perché rappresenta un cambio di paradigma nella formazione medica basata su simulazione.


Come nasce l’idea degli Avatar Accurate e quali esigenze formative vogliono soddisfare?

L’idea degli Avatar Accurate nasce dall’esigenza di innovare la formazione clinica, introducendo strumenti ad elevata fedeltà in grado di simulare l’interazione medico-paziente. L’obiettivo è offrire ai professionisti sanitari – sia in formazione sia in aggiornamento – tool didattici all’avanguardia con cui allenare competenze fondamentali come la capacità diagnostica, la comunicazione empatica e l’interazione relazionale. Questi avatar permettono di esercitarsi in scenari clinici complessi, promuovendo un approccio riflessivo e centrato sulla persona.


In che modo gli avatar aiutano a migliorare la relazione medico-paziente?

Gli avatar favoriscono lo sviluppo di soft skills cruciali per una relazione medico-paziente efficace, come l’ascolto attivo, la gestione delle emozioni, la comunicazione non verbale e la negoziazione empatica. Allenarsi con un avatar consente al medico di affinare la propria capacità di porre domande aperte, cogliere segnali emotivi e modulare il linguaggio in base al profilo del paziente, elementi spesso trascurati nella formazione tradizionale.


Quali caratteristiche rendono questi avatar diversi dai classici simulatori?

A differenza dei simulatori tradizionali, gli avatar Accurate integrano una componente emotiva e comportamentale evoluta. Non si limitano a rispondere meccanicamente, ma reagiscono in modo coerente al tono, al contenuto e all’approccio comunicativo dell’utente. L’elemento distintivo risiede nella loro capacità di modificare atteggiamenti, espressioni e risposte in tempo reale, generando un’interazione credibile e dinamica. Inoltre, sono progettati per rappresentare una varietà di profili psicologici, culturali e clinici, rendendo ogni simulazione unica.


Qual è stato il maggiore ostacolo tecnico o clinico da superare nello sviluppo del progetto?

Uno degli ostacoli principali è stato tradurre la complessità del comportamento umano – in particolare l’aspetto emotivo e relazionale – in una forma digitale credibile. Dal punto di vista tecnico, è stato necessario allenare il modello di AI in modo che  riuscisse a comprendere e interpretare le intenzioni comunicative del medico, rispondendo in modo coerente sia a livello linguistico sia emotivo. Sul piano clinico, è stata una sfida garantire che le simulazioni fossero aderenti alla realtà, aggiornate alle linee guida e al contempo flessibili abbastanza da gestire diversi stili comunicativi.


Può raccontarci un caso o un momento in cui l’uso dell’avatar ha fatto la differenza nella formazione?

Un esempio particolarmente significativo è stato lo sviluppo e l’utilizzo di avatar con profili psichiatrici, progettati per simulare sintomi legati a disturbi come depressione, disturbo d’ansia generalizzato o disturbo bipolare. In un percorso formativo dedicato agli operatori sanitari, questi avatar hanno permesso ai partecipanti di esercitarsi nell’interazione con pazienti complessi, allenando la capacità di riconoscere segnali clinici sottili, adattare il linguaggio e l’atteggiamento in modo non stigmatizzante e costruire una relazione di fiducia.

Durante le simulazioni, i professionisti hanno potuto esplorare diverse modalità comunicative, verificare in tempo reale l’effetto delle proprie parole sul comportamento dell’avatar e arrivare a formulare una diagnosi coerente, impostando un piano terapeutico appropriato. L’esperienza ha reso evidente quanto la sensibilità relazionale e l’accuratezza diagnostica debbano procedere insieme, soprattutto in ambito psichiatrico, dove il linguaggio è spesso parte integrante della cura.


Quali tecnologie sono state integrate per rendere gli avatar così realistici e reattivi?

Il realismo degli avatar è reso possibile dall’integrazione di più tecnologie: riconoscimento vocale avanzato, intelligenza artificiale conversazionale, motori grafici per la simulazione facciale ed emotiva, e moduli comportamentali che consentono una gestione adattiva del dialogo. Inoltre, i dati clinici e psicologici sono integrati in modo strutturato per garantire coerenza tra i sintomi simulati, la narrazione personale e le reazioni emotive.


Quali tecnologie sono state integrate per rendere gli avatar così realistici e reattivi?

Il realismo degli avatar è reso possibile dall’integrazione di più tecnologie: riconoscimento vocale avanzato, intelligenza artificiale conversazionale, motori grafici per la simulazione facciale ed emotiva, e moduli comportamentali che consentono una gestione adattiva del dialogo. Inoltre, i dati clinici e psicologici sono integrati in modo strutturato per garantire coerenza tra i sintomi simulati, la narrazione personale e le reazioni emotive.


Come viene gestita l’evoluzione della personalità e dell’emotività degli avatar nel tempo?

Ogni avatar è dotato di un profilo psicologico e comportamentale dinamico, che evolve in funzione dell’interazione. Ciò significa che lo stesso avatar può manifestare atteggiamenti diversi a seconda del modo in cui viene approcciato dal medico. Il sistema tiene conto delle scelte comunicative, del tempo di risposta e della coerenza del dialogo, modificando gradualmente le espressioni emotive e l’apertura alla comunicazione. Questo rende l’esperienza estremamente immersiva e formativa.


Descrivere bene il funzionamento dell’interazione.

L’interazione avviene in modalità libera: il medico pone domande all’avatar utilizzando la voce o la tastiera, e l’avatar risponde in tempo reale, riconoscendo il contenuto semantico e l’intenzione comunicativa. In alcune modalità formative, il medico non conosce in anticipo la patologia, simulando così una vera anamnesi esplorativa. Gli avatar sono programmati per rappresentare decine di condizioni cliniche – da patologie comuni a casi complessi – e sono addestrati attraverso la collaborazione tra medici, psicologi, linguisti e sviluppatori, garantendo una risposta coerente sia sul piano clinico che relazionale. Ogni avatar dispone di una “storia” completa, comprensiva di sintomi, contesto di vita, reazioni emotive e comportamenti tipici.


A cura di:
R&D Accurate, un team multidisciplinare di ingegneri informatici, biomedici ed elettronici.

16 Aprile 2025