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Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente

“Get it right, make it safe!”,  lo slogan dell’OMS 2024

In un video, le testimonianze di medici ed esperti che ogni giorno si impegnano a garantire cure sicure e di qualità.

Il 17 settembre si celebra la Giornata Mondiale della #Sicurezza del Paziente, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Con lo slogan “Get it right, make it safe!”,  l’OMS richiama l’attenzione sull’importanza della diagnosi corretta e della riduzione degli errori diagnostici.

”Improving diagnosis for patient safety” è infatti il tema individuato per il 2024. In occasione di questa giornata, Accurate, azienda leader nella formazione medica in simulazione avanzata, ha raccolto le testimonianze di medici ed esperti che ogni giorno si impegnano a garantire cure sicure e di qualità. Scopriamo, grazie alle loro riflessioni, come la sicurezza del paziente sia al centro di ogni percorso di cura.

Guarda il video con il messaggio di Patrizia Angelotti, amministratrice delegata di Accurate e i contributi di:
Prof. Massimo Antonelli, Policlinico Universitario A. Gemelli (Roma)
Prof. Giovanni Esposito, Presidente Scuola di Medicina Università Federico II (Napoli)
Direttore Stefano Sironi, IR&TeC Areu Lombardia

Intervistati da Dott. Alberto Andreotti Alberto Andreotti, Dirigente medico Anestesia Rianimazione & Terapia Intensiva AOU di Modena – Policlinico

Guarda il video

𝗦𝗔𝗙𝗘-𝗧 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝘁 Intervista al Dottor Alberto Andreotti

“𝐋’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞̀ 𝐥’𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐳𝐚𝐭𝐚”.

Safe T Expert è la rubrica dedicata alla 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶


All’ingresso campeggia la scritta “Mai la prima volta sul paziente”. È il claim che accoglie i medici ed il personale sanitario che entrano al SimulaHub, il centro di eccellenza per la simulazione medica avanzata di Accurate. Un’area di 1000 mq, allestiti in via Veroni a Parma, che replicano l’organizzazione di un ospedale reale, con tecnologie all’avanguardia e sale training per scenari iperrealistici come se si fosse in reparto, adrenalina compresa!

Il SimulaHub è dotato di cartellonistica, sala d’attesa, sale operatorie di simulazione avanzata e immersive, ma soprattutto di pazienti robot e di tecnologie dotate di intelligenza artificiale e realtà virtuale. Un hub di eccellenza, che ha fatto da modello per altri centri di simulazione allestiti da Accurate in Italia e all’estero, presso ospedali e università.

Ne parliamo con il 𝗗𝗼𝘁𝘁𝗼𝗿 𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗼𝘁𝘁𝗶, anestesista rianimatore dell’ Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena e Referente Scientifico del SimulaHub di Accurate.

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗦𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝗛𝘂𝗯?
“È il centro di simulazione medica più all’avanguardia nel panorama nazionale, un punto di riferimento importante per la formazione medica simulata. L’elevato livello tecnologico consente, infatti, training e corsi di formazione avanzata ad alta fedeltà, con debriefing finali… ovvero l’esperienza formativa di più alto livello ed efficacia per i discenti.”

𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗳𝗲𝗱𝗲𝗹𝘁𝗮̀?
“Simulazione ad alta fedeltà in medicina vuol dire: ricostruire una scena il più possibile simile alla realtà lavorativa tutti i giorni. Sia extra-ospedaliera, come l’attività del 118, sia intra-ospedaliera, quindi una sala operatoria, una terapia intensiva o anche una casa di cura. Possiamo ricreare qualsiasi tipo di ambientazione. Ricercare l’ambiente di tutti i giorni significa ricreare quell’esperienza emozionale che sia in grado di restituire il maggior realismo durante la simulazione, eliminando tutti quei bias dovuti al “non” conoscere il proprio setting di lavoro. Per contro, stiamo lavorando molto anche sull’ambiente ostile, tema caldissimo sia in ambito civile che in ambito militare. Soprattutto quest’ultimo scenario si sta rivelando molto utile per i medici ed infermieri che dovranno affrontare situazioni difficili in territori sconvolti da un conflitto, e parlo non solo di sanitari appartenenti alle Forze Armate ma di tutta la parte civile coinvolta in territori di guerra (lesson learned from Ukraina).”

𝗗𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗮𝗿𝗶 𝗮𝗱 𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗳𝗲𝗱𝗲𝗹𝘁𝗮̀?
“I simulatori sono dei pazienti robotizzati avanzati, talvolta dotati di intelligenza artificiale, che riproducono esattamente un paziente reale. Dal punto di vista fisiologico e funzionale, partendo dal sistema nervoso fino all’apparato cardio respiratorio, coinvolgendo anche tutta la parte addominale, renale, urologica e ginecologica. Quindi sono simulatori che mimano gli apparati e i sistemi del nostro organismo e sono in grado, tramite software sempre più evoluti, di interagire con gli operatori sanitari.”

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗮 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼, 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝘁𝗼?
“Il riscontro è estremamente pratico e didattico: il senso di avere a disposizione un simulatore ad alta fedeltà non è semplicemente quello di provare manovre di base o un esame obiettivo classico, ma è anche quello di affrontare casi che studi solo sui libri, come gli eventi maggiori.
Pensiamo per esempio all’aeronautica, il setting che più ci ha insegnato in questo ambito: l’ ammaraggio sull’Hudson è un evento rarissimo, il pilota è riuscito a far ammalare l’aereo senza provocare vittime. È raro che un pilota nella sua vita faccia un ammaraggio di quel tipo, ma sicuramente lo simula tante volte. Allo stesso modo, nella nostra realtà clinica, raramente affrontiamo un evento straordinario, o una maxi-emergenza con un numero elevato di feriti, il crollo di un edificio o una calamità naturale. La simulazione ad alta fedeltà ci permette di ricreare quello scenario, quelle situazioni. Così come possiamo mimare il caso di un paziente che ha una patologia molto complessa o manovre che non rientrano spesso nella nostra routine clinica.”
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𝗟𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗰𝗮𝘀𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗲?
“Sì, è un ulteriore aspetto fondamentale e sempre più attuale, nel senso che la simulazione ci offre la possibilità di ricreare scenari e condizioni cliniche che abbiamo vissuto per capire se e come potevamo fare meglio, quindi ottimizzare ciò che abbiamo fatto. Imparare dagli errori, in sintesi. Gli errori hanno un senso positivo in simulazione, ci aiutano a lavorare sul problem solving con un unico obiettivo: la soluzione migliore e più sicura per il paziente. E questo ha un valenza di crescita culturale importante. I casi che riportiamo in simulazione durante i corsi sono sempre casi reali di vita vissuta, proprio perché risultano più credibili. Il clinico stesso offre un contributo più efficace se ha vissuto quell’episodio in prima persona. Per ultimo, senza voler entrare nel dettaglio, pensate al ruolo medico-legale ed assicurativo che può avere la simulazione avanzata ad alta fedeltà nel ricotruire scenari e casi cliniic oggetti di contenziosi…”

𝗜 𝘀𝗼𝗳𝘁𝘄𝗮𝗿𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶?
“L’interazione tra ingegneri e clinici è strettissima e trasversale nelle diverse branche della medicina, dall’anestesia loco regionale alla fecondazione assistita fino a qualsiasi protocollo o procedura che si può riprodurre, non solo con simulazione ad alta fedeltà ma anche attraverso giochi interattivi.”

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝘃𝗶𝗿𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲?
“Sì, la realtà virtuale consente di riprodurre procedure e ricreare scenari in qualsiasi ambito clinico, anche semplicemente con un software riproposto su computer che offre la possibilità di interagire giocando e, al tempo stesso, di prendere importanti decisioni cliniche.”

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝘁𝗿𝗮𝗶𝗻𝗶𝗻𝗴 𝗵𝗮𝗻𝗱 𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗳𝗲𝗱𝗲𝗹𝘁𝗮̀?
“Il task trainer ci insegna a fare la manovra, il simulatore ci insegna a ragionare sulla manovra stessa e sulle possibili complicanze, nonchè sulla loro risoluzione. In emergenza urgenza, per fare un esempio, non si tratta solo di esercitarsi sull’intubazione o una cricotirotomia. Devo capire se quella cricotirotomia o quella intubazione potevo evitarle, se avevo altri mezzi, se il timing era corretto oppure come risolvere i problemi che derivano da una manovra errata…”.

𝗔𝗹 𝗦𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝗛𝘂𝗯 𝗰’𝗲̀ 𝗛𝗔𝗟, 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗼𝗯𝗼𝘁 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼, 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗵𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲?
“La grande caratteristica di un simulatore come Hal S5301 è la tecnologia applicata per renderlo molto simile ad un paziente vero ed il sistema di intelligenza artificiale di cui è dotato. Un software che è in grado di imparare pian piano le cose, quindi di adattarsi alle situazioni. HAL piange, reagisce, ti guarda, alza un braccio, va in arresto cardiaco e tanto altro. È perfetto in qualsiasi contesto clinico, dall’ambulatorio alla Terapia Intensiva. Chiaro che si tratta di un simulatore “delicato”, da utilizzare in contesti tendenzialmente protetti e di alto profilo, non la maxi-emergenza di cui parlavamo prima per intenderci. Per quella ci sono altri simulatori paziente iperrealistici, che possono essere customizzati, dai capelli al genere, dal colore della pelle ai particolari degli arti, in grado di essere utilizzati in situazioni anche molto difficili, in acqua, sulla neve, ricreando traumatismi e qualsiasi tipo di lesione. In generale, i simulatori avanzati sono quelli che riescono a ad essere sempre più simili al paziente reale e che interagiscono con i discenti durante la formazione o che cmq, riescono a restituire un alto grado di realismo.”

𝗔𝗹 𝗦𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝗛𝘂𝗯 𝗰’𝗲̀ 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗮𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗼, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́?
“Non c’è mai un parto uguale all’altro. E lo dico da anestesista che lavora nel materno-infantile… Le emergenze peri-partum sono proprio uno degli ambiti in cui la simulazione ha preso forse più piede, anche perchè è l’unica specialità che hai il 200% di mortalità ed in cui team multidisciplinari sono continuamente coinvolti: proprio sulla mortalità materna infantile c’è una grande lente di ingrandimento da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, perché è un indice di buona pratica clinica. Basti pensare come la mortalità materna si sia ridotta a livello mondiale di oltre il 35% negli ultimi 20 anni. Con picchi – ahimè in negativo – nei paesi più poveri, rimanendo cmq alta! E se non vogliamo parlare di mortalità, basti pensare alle complicanze peri-partum, anche severe, come l’emorragia.
Il merito di questo continuo miglioramento è non solo dei progressi scientifici e culturali, ma anche sicuramente di tanti approcci sistematici, e tra questi rientra la formazione simulata. La sala parto è uno degli ambienti simulati più complessi, soprattutto per le dinamiche di team: anestesisti, ginecologi, ostetrici, infermieri, pediatri, genitori, nascituri etc… Posso tranquillamente dire che la sala parto è lo scenario ideale per la simulazione del team working e l’utilizzo di quelle che noi chiamiamo Crisis Resource Managerment. La utilizziamo spesso, infatti, proprio quando vogliamo stressare bene il team e indurlo a ragionare sul problem solving in emergenza”.

Smart 2024, vince Siena

La Champions League dei medici ha coinvolto 8 scuole di specializzazione

L’evento di simulazione medica è organizzato con tecnologia Accurate gruppo Digit’Ed

Si è svolta all’Allianz MiCo di Milano la Champions League dei Medici, l’evento di simulazione medica organizzato con tecnologia Accurate, società del gruppo Digit’Ed, in occasione di “SMART 2024”, il Congresso internazionale sulla medicina di anestesia e rianimazione, giunto alla 35esima edizione.

La competizione ha visto partecipare 8 scuole di specializzazione in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, con lo scopo di far entrare in contatto gli specializzandi con il mondo della simulazione medica, al fine di gestire al meglio il rischio clinico, ridurre l’errore umano e mettere al centro la sicurezza del paziente.

A vincere la Champions League dei Medici è stata l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese che ha battuto in finale la squadra dell’ospedale Niguarda di Milano. I team provenienti da Ancona, Bologna, Brescia, Milano, Monza, Novara, Siena, Torino – composti da medici in formazione più un tutor – si sono confrontati su una serie di scenari clinici di crescente complessità con l’obiettivo di implementare le proprie abilità e migliorare la capacità di lavorare in sicurezza in squadra, anche dal di fuori della propria comfort zone. Gli sfidanti hanno potuto toccare con mano l’evoluzione che il settore della simulazione ha avuto negli ultimi dieci anni grazie ad Accurate, che ha realizzato oltre 80 centri di simulazione medica avanzata presso le più note Università italiane ed estere.

Siamo consapevoli che il congresso “SMART” è uno degli eventi più interessanti e accreditati del settore dal punto di vista scientifico e clinico, con una forte vocazione internazionale. Siamo quindi onorati che la simulazione e la nostra tecnologia sia protagonista della formazione dei medici in un contesto così importante. Accurate è partner tecnologico dell’avvincente competizione Champions League Smart 2024, fornendo una linea esclusiva di simulatori di paziente avanzati. Questi includono un simulatore di parto, un paziente traumatizzato con intelligenza artificiale, un neonato robotizzato, un paziente pediatrico con espressioni facciali dinamiche e un simulatore iperrealistico. Il team di ingegneri Accurate gestirà contemporaneamente sei sale di simulazione ad alta fedeltà e animerà il centro di simulazione con pazienti virtuali” commenta Patrizia Angelotti, Amministratore Delegato Accurate.

La formazione post-laurea ed anche post-specializzazione medica è cruciale per mantenere alti standard di cura e migliorare i risultati clinici. In questo contesto, la simulazione medica avanzata svolge un ruolo fondamentale. Utilizzando simulatori ad alta fedeltà, software di realtà virtuale e tecnologie educazionali avanzate è possibile replicare situazioni reali, anche rare, offrendo un ambiente sicuro e controllato dove si possono apprendere e perfezionare competenze cliniche senza rischi per i pazienti. Oltre ad aspetti tecnici, la simulazione avanzata permette di acquisire competenze come il team working e la comunicazione interdisciplinare, elementi fondamentali per la sicurezza del paziente e l’efficacia degli interventi” dichiara Massimo Girardis, Direttore della Struttura complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena e membro del comitato scientifico di SMART.

𝗦𝗔𝗙𝗘-𝗧 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝘁 Intervista al prof. 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐏𝐞𝐫𝐥𝐢𝐧𝐢

“La simulazione, una grande svolta nella formazione medica”


Safe T Expert è la rubrica dedicata alla 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶

“Ho una passione da oltre venti anni per la didattica mediante simulazione, un metodo di apprendimento che ritengo sia una grande svolta nella formazione medica”. Non ha dubbi il prof. Stefano Perlini, Direttore della scuola di specializzazione in Medicina di Emergenza Urgenza, e Direttore UOC Pronto Soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, ospite della nostra rubrica mensile SAFE-T Expert.

𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗣𝗲𝗿𝗹𝗶𝗻𝗶, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮?

“La formazione è fondamentale non soltanto dal punto di vista teorico: dobbiamo sapere cosa fare, ma dobbiamo anche sapere come farlo. È per questo motivo che l’apprendimento tramite simulazione rappresenta una svolta in medicina: offre la possibilità di mettere in pratica quanto si è appreso a livello teorico e di correggere gli eventuali errori, ancor prima di agire sul paziente. Pensiamo ad un medico, o ad un infermiere, che deve intervenire su una persona con un arresto cardiaco: aver già simulato prima i meccanismi che vanno attivati è strategico per essere non solo più rapidi, ma anche più efficaci quando poi si affronta lo stesso caso nella vita reale di reparto. La simulazione consente, infatti, di capire meglio i possibili eventi avversi nelle diverse situazioni cliniche, in modo da anticiparli. Un metodo efficace per ridurre il rischio clinico e aumentare la sicurezza delle cure. Un esempio forse inflazionato, ma che non guasta mai ripetere: nessuno di noi salirebbe su un aereo, se sapesse che il pilota non ha mai volato prima.”

𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝘃𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼, 𝗺𝗮 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘂𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮?

“L’ambito dell’emergenza e del pronto soccorso rappresenta sicuramente l’area medica in cui la simulazione ha un impatto molto alto. Il medico si trova di fronte a casi che richiedono decisioni rapide ma al tempo stesso ponderate, con la responsabilità di dover anticipare le possibili complicanze. Un altro settore ideale per la formazione simulata è quello dell’anestesia e rianimazione, dal controllo del dolore alla gestione della sedazione durante un intervento. Anche in chirurgia la simulazione sta trovando ampia applicazione, sia per le procedure tradizionali, sia per le metodiche meno invasive, come la laparoscopia per fare un esempio, che necessitano l’uso di strumenti ad alta precisione.

Ma ricordiamoci che la simulazione in medicina riguarda tutte le discipline ed un’ampia casistica di situazioni.

Si possono simulare: interventi di elezione; modalità di visita del paziente; approcci al malato dal punto di vista sia medico che infermieristico e nei diversi ambienti operativi: in ospedale, in ambulatorio, a domicilio, sul territorio. La simulazione viene utilizzata oggi anche per sviluppare le tecniche di comunicazione nel rapporto medico-paziente.”

𝗜𝗹 𝗣𝗼𝗹𝗶𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗦𝗮𝗻 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗲𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝘃𝗶𝗮 𝗵𝗮 𝘂𝗻 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?

“A Pavia l’abbiamo inaugurato di recente e sono molto orgoglioso del fatto che venga offerta questa possibilità all’interno dell’Ospedale e dell’Università, perché permette di integrare al meglio la formazione degli studenti e specializzandi di tutte le branche della medicina e dell’infermieristica. È stata una novità accolta con grande entusiasmo dai discenti, perché possono mettere in pratica quello che hanno studiato dal punto di vista teorico. Tra i vantaggi della simulazione, c’è anche la riduzione dell’ansia: se uno specializzando ha la possibilità di testare l’auscultazione cardiaca su un paziente simulato, entra, poi, in reparto o in ambulatorio con più sicurezza.”

𝗦𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗱𝗶 “𝗺𝗮𝗻𝗶𝗰𝗵𝗶𝗻𝗶”, 𝗺𝗮 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗶 𝗮𝘃𝘃𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗿𝗼𝗯𝗼𝘁 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘃𝗮𝗻𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮…

“Esatto, sono tecnologie sofisticate dotate di intelligenza artificiale. Umanoidi che reagiscono ed interagiscono, vanno in arresto cardiaco, hanno organi ricostruiti in alta fedeltà. L’ingegneria biomedica oggi ha fatto dei passi da gigante, con un realismo che lascia increduli anche i medici più esperti.”

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗶 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗰𝗵𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?

“Ci deve essere uno scambio totale, una simbiosi, tra i formatori ed i tecnici, che non sono solo le persone che conoscono il funzionamento delle varie tecnologie, ma sono anche coloro che sviluppano soluzioni sulla base delle esigenze cliniche. A volte, nuove linee di simulatori nascono proprio da questa stretta interazione tra medici ed ingegneri.

A Pavia, per fare un esempio, alcuni specializzandi dell’Università avevano deciso di andare in Ucraina a tenere un corso sulle ferite di guerra. Per cercare di rendere il più possibile efficace la loro formazione, gli ingegneri biomedici hanno ricostruito nel nostro ospedale, in un ambiente con stampa 3d, gli arti di un paziente simulando in modo estremamente realistico le ferite di guerra di diversa origine.”

𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?

“Un centro di simulazione deve saper unire la tecnologia più avanzata, e aggiornata a livello internazionale, con l’esperienza ed il know how necessario per applicare la simulazione. Deve rappresentare uno stimolo continuo per i formatori a perfezionarsi e migliorarsi. Sarebbe importante creare una rete di centri di simulazione, per mettere a fattor comune le tecnologie e le esperienze sviluppate. Una rete che metta insieme anche il mondo delle università, i poli del sistema sanitario nazionale, le società scientifiche che, nei diversi settori, hanno necessità di aggiornare e formare i propri professionisti.”

𝗟𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗽𝗲𝗱𝗮𝗹𝗶?

“La cultura di integrare la simulazione nella formazione tradizionale sta crescendo, anche se non è ancora abbastanza radicata come sarebbe opportuno. È un metodo di apprendimento nuovo, evita che la pratica clinica si faccia direttamente e solo sul paziente, grazie a scenari simulati in ambiente protetto. Soprattutto, è una modalità aperta a tutti: studenti, specializzandi, specialisti, professionisti già formati e docenti”.

𝗦𝗔𝗙𝗘-𝗧 𝗘𝘅𝗽𝗲𝗿𝘁 Intervista alla Dottoressa Elena Bignami

“La simulazione in medicina è una questione di cultura e forma mentis”

Safe T Expert è la rubrica dedicata alla 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶

Al via la rubrica “𝐒𝐚𝐟𝐞-𝐓 𝐄𝐱𝐩𝐞𝐫𝐭”, le nostre interviste con i professionisti che, in diversi ambiti, stanno testando la simulazione avanzata in medicina.

Partiamo con 𝐄𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐁𝐢𝐠𝐧𝐚𝐦𝐢, presidente eletto SIAARTI e professore ordinario dell’Università di Parma, Anestesia e Rianimazione e Direttore struttura complessa di anestesia e rianimazione Ospedale Maggiore di Parma.

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚?

La simulazione avanzata rappresenta una svolta fondamentale nella formazione sanitaria, un nuovo modo di approcciarsi alla medicina. Va detto subito che 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐢 𝐦𝐨𝐝𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐬𝐚𝐭𝐚: 𝐧𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨, 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐦𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢. Rispetto al target, cambia il livello di simulazione che viene proposto: dalla formazione più semplice a quella più avanzata, man mano che si alza il grado di competenze.”

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐬𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞?

 “A dire il vero, è uno dei target più interessanti. 𝐋𝐚 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐞: migliorare procedure, sperimentare tecniche, confrontarsi con altri colleghi sulle metodiche cliniche e chirurgiche con un approccio teorico pratico molto efficace. L’idea “Mai la prima volta sul paziente”, è un concetto corretto. Oggi le tecnologie con intelligenza artificiale consentono di riprodurre scenari ad alta fedeltà, che permettono di simulare un’ampia casistica di patologie, traumi, reazioni avverse dei pazienti, situazioni di emergenza, con un’elevata precisione clinica.”

𝐋’𝐎𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞?

 “Sì, abbiamo un centro di simulazione a disposizione di tutta l’area medica. Abbiamo fatto la scelta di puntare sui corsi di studio, acquisendo 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐢 𝐬𝐮 𝐦𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢. Quando vogliamo arricchire l’esperienza formativa alzando il livello di simulazione, organizziamo iniziative mirate, grazie al supporto degli specialisti di innovazione tecnologica e appoggiandoci al centro di simulazione avanzata SimulaHub di Accurate, che abbiamo la fortuna di avere proprio a Parma. Una modalità organizzativa che ci consente di integrare le tecnologie di simulazione acquisite in ospedale con quelle più avanzate di centri esterni, ma in modo mirato in base alle esigenze formative che emergono.”

𝐄𝐧𝐭𝐮𝐬𝐢𝐚𝐬𝐦𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨 𝐜’𝐞̀ 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚?

”Entusiasma tutti, medici giovani e professionisti già formati. Resta comunque importante la pratica clinica sul paziente reale. Le scuole di specializzazione mantengono, infatti, un rapporto percentuale tra la formazione in simulazione e quella in presenza. 𝐄̀ 𝐮𝐧 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨, la simulazione precede la visita e l’intervento diretto sul paziente, aumentando la sicurezza e la gestione del rischio clinico.”

𝐂’𝐞̀ 𝐮𝐧’𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐥𝐢𝐧𝐢𝐜𝐨?

 “Assolutamente, ma non bisogna concentrarsi solo sull’errore come dato in senso stretto. Ci sono indicatori indiretti che ci segnalano il valore che sta introducendo la simulazione nella formazione medica e nella prevenzione del rischio. Mi riferisco alla 𝐝𝐢𝐦𝐢𝐧𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢. Testare le procedure mediche e i protocolli organizzativi sui simulatori riduce l’ansia e aumenta la preparazione quando ci si trova di fronte a situazioni simili nella realtà operativa quotidiana. Diminuisce anche quel senso di disagio che a volte è causa di sconforto e di abbandono della professione. Aggiungo anche l’enorme valore della formazione simulata sui casi clinici rari. Pensiamo all’arresto cardiaco pediatrico. Un medico nella sua vita professionale potrebbe non vederlo mai, ma se accade deve essere preparato ad affrontarlo.”

𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨?

 “Ogni ospedale dovrebbe 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐦𝐮𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐳𝐚𝐭𝐚. È un investimento che richiede conoscenza. Un centro di simulazione va pensato, allestito, mantenuto, aggiornato, va capitalizzato, cioè deve essere funzionale all’obiettivo formativo per cui è stato allestito. L’acquisto di tecnologie deve essere accompagnato, poi, da personale preparato ad usarle e competente a trasmettere l’apprendimento in modo corretto: il certificatore di simulazione è una nuova figura professionale.”

𝐍𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢, 𝐜𝐡𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐛𝐮𝐝𝐠𝐞𝐭 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐫𝐢𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞?

 “No. In realtà, la simulazione in medicina non è un problema di costi, è più una questione di cultura e forma mentis. La simulazione può essere introdotta a step. Si può partire da investimenti contenuti. Ci sono ospedali che potrebbero anche iniziare da un solo simulatore strategico rispetto all’attività sanitaria di alcuni reparti, così come appoggiarsi a centri esterni.

La simulazione non riguarda solo l’acquisizione di tecnologie, ma anche l’adozione di nuove strategie di formazione, abituarsi al briefing – debriefing, sfide simulate di lavoro in team 𝐄̀ 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ che sta già facendo la differenza, anche nella qualità delle strategie di pianificazione e organizzazione dei reparti”.

Sul set con Luca Argentero

I pazienti robot di Accurate protagonisti in divere scene della serie Doc nelle tue mani

La simulazione avanzata in medicina è fondamentale per la formazione

Ciak si gira! I pazienti simulati di Accurate diventano “attori” nella serie Doc nelle tue mani con Luca Argentero.
Nella terza stagione, sono diverse le scene in cui i medici specializzandi si esercitano sui manichini per testare manovre e procedure delicate. E per farlo, sul set sono stati scritturati i robot avanzati di Accurate.

Al via la partnership tra Accurate e Svas Biosana

Un accordo che nasce dalla condivisione di mission e obiettivi

Al via la partnership tra Accurate e 𝗦𝘃𝗮𝘀 𝗕𝗶𝗼𝘀𝗮𝗻𝗮 𝘀.𝗽.𝗮. per la distribuzione di strumenti formativi Accurate ad elevato supporto tecnologico.

La condivisione di mission tra Accurate, società del gruppo Digit’ed, e Svas Biosana, incentrata sul rafforzamento e la condivisione di competenze in ambito sanitario, contribuirà alla diffusione di qualità, innovazione e sicurezza a livello nazionale.

Simula Hub, un centro di simulazione di eccellenza

Ospita ogni anno migliaia di medici e professionisti del mondo sanitario

Ha sede a Parma, 1000 mq allestiti come se si fosse in un ospedale

Il 𝗦𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮 𝗛𝘂𝗯 di Accurate è un ospedale simulato di 1000 mq, con sede a Parma, un centro che ospita ogni anno migliaia di medici e professionisti del mondo sanitario per sessioni di formazione supportate da tecnologie avanzate, in scenari ad alta complessità, realistici e dinamici.

Un SimHospital di eccellenza, il primo centro di ricerca, innovazione e alta formazione nato in Italia completamente dedicato alla gestione del rischio clinico www.simulahub.it

Nasce Digit’Ed Med

La più evoluta piattaforma digitale per la formazione medica

È online dal 14 settembre, Digit’Ed Med, la più evoluta piattaforma digitale per la formazione medica, nata dall’esperienza di Accurate e Digit’Ed.

Digit’Ed Med nasce con la finalità di erogare un servizio formativo di altissima qualità, disponibile ovunque e a qualsiasi ora, per contribuire efficacemente al miglioramento della sicurezza nelle cure.

La piattaforma è a disposizione di aziende sanitarie, ospedali, università, società scientifiche e centri di simulazione, oltre che singoli medici e studenti che potranno utilizzarne i contenuti, rimanendo costantemente aggiornati.

Digit’Ed Med racchiude in un solo strumento il più grande repository di procedure mediche ed evoluti ambienti di microsimulazione per allenarsi nella pratica medica.

Gli utenti troveranno contenuti interattivivideo in grado di illustrare procedure e tecniche anche complesse, tutorial in tutte le aree mediche, corsi ECMconsigli degli esperti e simulazioni complete in grado di riprodurre scenari clinici realistici per imparare a prendere decisioni in tempo reale. Oltre ai materiali didattici sono anche disponibili test e altri strumenti per valutare l’efficacia dell’apprendimento, in un percorso di formazione coinvolgente, ricco di esperienze immersive.

Iscriviti subito su www.digitedmed.it

Il lancio ufficiale è avventuo durante l’evento nazionale 𝗦𝗔𝗙𝗘-𝗧 di Roma. I visitatori e i relatori hanno potuto infatti testare dal vivo per la prima volta la piattaforma grazie al 𝘁𝗼𝘁𝗲𝗺 𝗦𝗺𝗮𝗿𝘁 𝗞𝗶𝗼𝘀𝗸 𝘁𝗼𝘂𝗰𝗵 𝘀𝗰𝗿𝗲𝗲𝗻 di Axon Micrelec , il chiosco digitale creato per garantire un’interazione semplice e diretta con l’utente, in modo flessibile e all’avanguardia

IL VIDEO DI PRESENTAZIONE

Successo per Safe T

L’evento è stato anche l’occasione per lanciare la piattaforma Digited Med

Grande successo per 𝗦𝗮𝗳𝗲-𝗧, l’evento nazionale tenutosi il 14 settembre 2023 a Roma, dedicato alla sicurezza dei pazienti, insieme a relatori autorevoli provenienti da tutta Italia e con la partecipazione, in apertura ufficiale, del Ministro della Salute Schillaci.


Gestione del rischio clinico, simulazione avanzata, formazione interdisciplinare, il futuro della professione medica, miglioramento della qualità delle cure, prevenzione dei rischi, solo alcuni degli argomenti affrontati.

L’obiettivo: sensibilizzare e promuovere la sicurezza delle cure come priorità globale per il miglioramento continuo dell’assistenza sanitaria.

Si stima che ogni anno nel mondo vi siano 1,2 milioni di decessi legati all’errore medico, ovvero alla possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile alle cure sanitarie.

Molti errori potrebbero essere evitati attraverso interventi di gestione del rischio clinico e con un’adeguata formazione.

La simulazione, supportata da tecnologie avanzate, è uno strumento essenziale nell’addestramento del personale sanitario che permette di esercitarsi in un contesto protetto e a difficoltà modulabile, senza mai mettere a rischio i pazienti.

Il confronto emerso durante l’evento Safe-T è stato la conferma per Accurate che il tema della sicurezza del paziente e della gestione del rischio clinico sono ormai entrati nella cultura del mondo della sanità e nella formazione dei medici all’interno degli ospedali e dell’università.

𝗜 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗮𝘁𝘂𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗯𝗲𝘀𝘁 𝗽𝗿𝗮𝗰𝘁𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼.

Durante la giornata è stata presentata Digited Med la piattaforma digitale per la formazione medica, un’offerta formativa on demand per rimanere sempre aggiornati.

 

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